Da FILO DIRETTO Newsletter della FNP CISL del Piemonte
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2018 è stato pubblicato il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 18 aprile 2018 con il quale sono state definite le procedure di presentazione delle domande per la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata con il blocco dell’incremento dei requisiti per chi svolge lavori gravosi e usuranti, secondo quanto previsto dall’art. 1 commi 147 e 148 della legge n. 205/2017. Questo è uno dei risultati ottenuti a seguito della trattativa con il Governo Gentiloni sfociata nell’intesa del 21 novembre 2017.
In base a queste disposizioni, per chi svolge lavori gravosi (15 categorie) per almeno 7 anni negli ultimi 10 o usuranti secondo quanto previsto dal d.lgs. 67/2011 (7 anni negli ultimi 10 o per la metà della vita lavorativa), non si applicherà il prossimo incremento dei requisiti per aspettativa di vita, pari a 5 mesi, per accedere alla pensione di vecchiaia in presenza di 30 anni di contributi e alla pensione anticipata.
Di conseguenza, nel 2019-2020 questi lavoratori, uomini e donne, potranno andare in pensione:
– di vecchiaia: con 66 anni e 7 mesi di età e 30 anni di contributi
– anticipata: gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi (invece di 43 anni e 3 mesi) e le donne con 41 anni e 10 mesi di contributi (invece di 42 anni e 3 mesi).
Questa possibilità rappresenta un primo passo importante per il riconoscimento, a livello previdenziale, del principio che i lavori non sono tutti uguali. Pertanto, auspichiamo che sia possibile aprire anche con l’attuale Governo un confronto costruttivo sulle pensioni che tenga presente le esigenze dei lavoratori che svolgono lavori gravosi e usuranti.