COME STA LA SANITA’? 40 ANNI DI VITA PORTATI BENE?

Riportiamo l’articolo di Emilio Lonati Segretario generale della FNP del Piemonte Orientale apparso ieri sull’Azione
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE COMPIE40 ANNI : PORTATI BENE?
LUCI E OMBRE DEL NOSTRO SISTEMA SANITARIO
Complessivamente sì,la sanità pubblica italiana regge in maniera dignitosa i suoi 40 anni di età.
Ma se fino a qualche tempo fa potevamo con orgoglio affermare : “ è uno dei migliori sistemi sanitari al mondo”,oggi- per tutta una serie di ragioni- questo non può più essere dichiarato.
E lo diciamo con dispiacere e preoccupazione,visto che noi ,pensionati/anziani, siamo anche i principali fruitori di un sistema sanitario che ogni giorno perde di rilevanza ; quindi particolarmente interessati a denunciare e possibilmente arrestare questo progressivo degrado.
IL NOSTRO PAESE STA SPENDENDO TROPPO POCO IN SANITA’
Va detto innanzitutto che la sanità italiana in questi anni è stata chiamata a dare – attraverso pesanti tagli lineari -un cospicuo contributo per il risanamento del Paese. Tant’è che il FONDO SANITARIO NAZIONALE ,che alimenta attraverso le Regioni tutta la possibile spesa sanitaria(ospedali,attrezzature,prevenzione,farmaci,sanità di base,cura malattie rare,sistema ambulanze,case della salute,ecc.) è fermo da anni a 113 /115 Miliardi di € (pari a circa il 6,5% del PIL ).
E’ vero che la cifra complessiva non è stata decurtata,ma – se di fronte a una domanda di sanità crescente ( i cambiamenti demografici, con il progressivo invecchiamento della popolazione , comportano nuovi bisogni di cura) le risorse economiche per farvi fronte non vengono aumentate – di fatto è come se fosse tagliata. Tant’è che la stessa OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ci sta “bacchettando”,visto che far scendere la spesa sanitaria sotto la soglia minima del 6,5% del PIL- cosa che avverrà nel 2019 (6,4%) e nel 2020 e 2021 (6,3%) – significa ,afferma testualmente l’OMS, ” pregiudicare la qualità dell’assistenza e i tempi di accesso alle cure e ridurre anche l’aspettativa di vita”.Sarebbe cosa gravissima.
Tra l’altro l’Italia,col suo 6,5% di spesa sanitaria,si colloca agli ultimi posti tra i grandi Paesi europei.
Le conseguenze dei tagIi si vedono:
– si riduce il numero degli ospedali per abbattere i costi ; non si aprono però contestualmente le previste “Case della salute” (che dovrebbero garantire la medicina di prossimità e “scaricare” almeno in parte le attività degli ospedali);i pronto soccorso- quelli rimasti- presentano spesso situazioni non all’altezza di un paese civile e indegne per le persone costrette a transitarvi(come può confermare chiunque abbia vissuto questa esperienza.).Sempre più spesso leggiamo di medici e infermieri della medicina d’urgenza che vengono aggrediti.
– recentemente sono anche state tagliate le risorse al 118. Di conseguenza : dimezzati i centri operativi(i mezzi di soccorso arriveranno da “più lontano”); è stato ridotto il numero delle ambulanze ; da molte di queste è stato tolto il medico (in questo caso il personale paramedico non potrà effettuare interventi salvavita, ma solo il trasporto in ospedale….)
– Si riduce il numero del personale sanitario .Medici e infermieri ,quando vanno in pensione,non sempre vengono sostituiti. Se questa malsana prassi venisse confermata,ci sarebbe da chiedersi che fine farà la nostra sanità pubblica,visto che dei 110.000 medici oggi in servizio, il 52% ha più di 55 anni !(questo rischio purtroppo vale anche per il personale infermieristico).
– Si allungano conseguentemente tempi di attesa per visite specialistiche e diagnostiche : col risultato che,chi se lo può permettere,ricorre alla sanità privata e si cura “presto e bene”; chi non se lo può permettere ,aspetta…..Le lunghe liste di attesa colpiscono quindi le persone socialmente più deboli. Non a caso, abbiamo lanciato come FNP una campagna per la riduzione dei tempi di attesa, che attraverso un confronto con la Regione Piemonte sta dando i primi risultati. (vedere volantino)
– Gli italiani che possono ”si rifugiano” quindi nella sanità privata : questa,di fronte alle disfunzioni di quella pubblica,sta crescendo a dismisura : 38 miliardi di € /anno (ormai pari a un terzo di quella pubblica ); siamo al primo posto in Europa,insieme alla Gran Bretagna(che però non ha un sistema sanitario nazionale “importante” come il nostro).
– Ciò significa che il concetto di UNIVERSALITA’ delle prestazioni e dei destinatari(vedere box allegato),viene di fatto messo in discussione: il rischio è che non si sia più tutti uguali nella tutela della salute ,se non di fronte alle emergenze o alle acuzie.
IL NOSTRO PAESE DEVE SPENDERE IL GIUSTO.
Dobbiamo rivendicare al nuovo Governo (che non può sentirsi impegnato solo sui temi dell’immigrazione e del Jobs Act …) di mettere in agenda il tema della SANITA’,allocando risorse adeguate(superiori all’attuale 6,5% del PIL) per garantire al Sistema Sanitario Nazionale non tanto di “sopravvivere”,quanto di rispondere con efficienza ed efficacia a un fabbisogno,che sarà sempre più crescente,di DOMANDA per la SALUTE: per provvedere ad adeguate assunzioni di personale medico e paramedico; fare gli investimenti necessari in ospedali,case della salute, nei pronto Soccorso , in attrezzature e nuovi sistemi diagnostici; per potenziare “l’emergenza” e il pronto intervento;per garantire i nuovi farmaci oncologici e non solo; ecc….
Questo stanno facendo gli altri grandi Paesi europei,questo dobbiamo fare noi se vogliamo evitare che forse la più grande conquista del nostro Paese negli ultimi 40 anni venga messa in discussione e che la nostra sanità venga affidata sempre di più al mondo del privato e delle assicurazioni…
La sanità italiana è stata una ECCELLENZA per molti anni e tale deve rimanere. Abbiamo di fronte una vera battaglia di civiltà. Il nostro sindacato la porterà avanti con forza e passione.

Leggi anche in sintesi la storia della Sanità : sanita-storia




INPS QUOTA TFR IN BUSTA PAGA: CESSAZIONE OBBLIGO DI EROGAZIONE

L’INPS sul suo portale comunica che i lavoratori dipendenti del settore privato, in relazione ai periodi di paga dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, hanno potuto richiedere ai rispettivi datori di lavoro, in via sperimentale, di percepire in busta paga la quota maturanda del Trattamento di Fine Rapporto ( TFR) come Quota Integrativa della Retribuzione (Qu.I.R.).
Con il messaggio 10 luglio 2018, n. 2791 l’Istituto informa che, a decorrere da luglio 2018, non essendo stato adottato dal legislatore alcun provvedimento di proroga o reiterazione delle disposizioni normative, i datori di lavoro non saranno più tenuti a erogare in busta paga la quota maturanda del TFR per i dipendenti che ne abbiano fatto richiesta.
Per leggere il messaggio INPS https:
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FMessaggi%2FMessaggio%20numero%202791%20del%2010-07-2018.htm




CONVEGNO INTERREGIONALE SULLA SANITA’ CISL E FNP

Si è svolto a Torino un interessante Convegno interregionale organizzato da Cisl e Fnp Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta per i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale.
Oltre all’evoluzione storica si sono sottolineate le priorità che il Sindacato pone agli Organi di Governo nazionale e territoriale.
Presenti i Segretari generali del Piemonte FNP Rosina Partelli e CISL Alessio Ferraris, e della FP Medici Mauro Giuliattini oltre ai Segretari FNP di Liguria e Valle d’Aosta.
Paolo Arnolfo, dipartimento FNP Piemonte , ha svolto la relazione introduttiva.
E’ seguita una tavola rotonda moderata da, Lorenza Castagneri, del Corriere della Sera edizione Torino, alla quale hanno partecipato Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl nazionale, Loreno Coli, segretario generale aggiunto Fnp nazionale e Antonio Saitta, assessore regionale e presidente Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.
Per chi volesse approfondire sono a disposizione le slides sul sito CISL Piemonte:
https://www.cislpiemonte.it/wp-content/uploads/2018/07/Slides-40-anni-di-sistema-sanitario-nazionale.pdf




SERVIZIO DELLA CISL PER COLF E BADANTI

Un grande aiuto per iscritti e cittadini e per le loro famiglie è da tempo attivo presso le sedi della CISL del PIEMONTE ORIENTALE.
In allegato il volantino con il dettaglio dei servizi e delle sedi di riferimento.

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I SERVIZI CISL : UN VERO AIUTO PER ISCRITTI E CITTADINI

Importante Assemblea Organizzativa della CISL a ROMA dal 3 al 5 luglio.
Giovanna Ventura, Segretaria Organizzativa Confederale ha dichiarato: “Per le famiglie siamo l’unica possibilità di uscire dal labirinto della burocrazia” . Nella sua relazione sono stati illustrati numeri significativi e importanti relativi alle pratiche per gli iscritti e per i cittadini.
Sono stati oltre 5.000.000 i cittadini che nel 2017 si sono rivolti alle 2.500 sedi territoriali della rete servizi Cisl, di questi 2.500.000 al CAF e 1.800.000 al patronato INAS, per un totale di oltre 9.000.000 di pratiche espletate. Sono i dati illustrati oggi alla Conferenza nazionale dei servizi della Cisl in corso a Roma. Una Cisl in salute con 4.040.823 iscritti nel 2017, di cui il 48,40 per cento donne e il 51,60 per cento uomini (l’eta media degli iscritti attivi è di 47 anni).
“La nostra affidabilità ed economicità rappresentano spesso, per milioni di lavoratori, di pensionati e per le loro famiglie, l’unica possibilità per uscire dal labirinto della burocrazia e dalla mancanza di informazioni precise sui propri diritti, ha sottolineato Giovanna Ventura.
“Un ruolo fondamentale è evitare che le persone siano costrette a rivolgersi a professionisti con costi esorbitanti o nel peggiore dei casi, a faccendieri di un mercato sommerso che non garantisce la qualità e che lucra, con il miraggio dei costi contenuti, sulle condizioni di bisogno e di difficoltà delle persone. Faccendieri che si occupano di “sbrigare” pratiche sociali e dichiarazioni dei redditi per pochi soldi a nome di patronati e CAF (vietato dalla legge) senza assumere responsabilità sugli eventuali errori, le cui sanzioni ricadono sull’utente”.
In particolare dai dati della Cisl, l’Inas, il patronato CISL che tutela ed offre assistenza previdenziale ed assicurativa in tutta Italia, ha gestito 2.173.210 pratiche nel corso del 2017, di cui 1.375.800 non finanziate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e quindi senza alcun aggravio sul bilancio dello Stato, svolgendo un vero e proprio servizio sociale. Il CAF CISL, il Centro di assistenza fiscale del sindacato di via Po, ha inviato alla Agenzia delle Entrate oltre 2.500.000 modelli 730 e 876.000 ISEE.
Nella relazione ha illustrato tutte le varie attività dei servizi: IAL ( Formazione) ADICONSUM ( difesa consumatori) ANOLF ( integrazione immigrati) SICET ( casa e inquilini) ANTEAS (volontariato) ISCOS (cooperazione) SINDACARE (vertenze) VIVACE (autonomi nuove tecnologie)




10.000 GRAZIE

In poco tempo da quando abbiamo iniziato a tenere aggiornato il nostro sito oggi abbiamo superato i 10.000 visitatori. A tutti loro un sincero GRAZIE e un eventuale suggerimento per migliorare !
Noi ce la metteremo tutta!

grazie




FESTA PENSIONATI CISL VESPOLATE BIANDRATE SABATO 22 SETTEMBRE

Ricordiamo la giornata di Festa per la RLS FNP di Vespolate Biandrate.
Sollecitiamo la presenza soprattutto iscritti e simpatizzanti delle due Zone.
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RLS GALLIATE: RICORDO ACHILLE VARZI

La RLS FNP CISL di Galliate , tramite il Responsabile Bignoli Claudio, ci ha inviato foto dell’ “ Achille Varzi Day” organizzato il 1 luglio a Galliate in ricordo del 1 luglio del 1948,quando sul circuito di Bremgarten a Berna,
durante i giri di prova, il galliatese Achille Varzi perse la vita al volante della sua Alfa Romeo 158.
Per il 70° anniversario della morte: alle 9 raduno automobilistico, alle 10 annullo filatelico con orario continuato fino alle 16 , alle 10,30 mostra ” Varzi in arte ” ,alle 11 visita guidata al Castello ed infine pranzo al Varallino .

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