La Segreteria Nazionale della FNP CISL comunica:
Legittimo il pagamento differito delle indennità di fine servizio (Tfs/Tfr) degli statali pensionati prima del raggiungimento del limite di età.
Lo ha deciso la Corte Costituzionale, riunitasi in camera di consiglio il giorno 17 aprile u.s., per discutere le questioni sollevate dal Tribunale di Roma sulla legittimità della normativa riguardante il pagamento differito e rateale delle indennità di fine servizio dei dipendenti pubblici.
Siamo ancora in attesa della pubblicazione della sentenza per conoscerne le relative motivazioni, tuttavia, con un suo comunicato stampa, la Consulta fa sapere che le questioni sono state dichiarate infondate, ma solo con esclusivo riferimento al caso di una lavoratrice del pubblico impiego andata in pensione anticipatamente, ossia prima del raggiungimento dei limiti massimi di età o di servizio.
In questa ipotesi, la Corte ha infatti ritenuto non irragionevole il regime restrittivo, introdotto dal legislatore, che prevede la liquidazione ai dipendenti pubblici delle indennità di fine servizio o di fine rapporto nel termine di 24 mesi e il pagamento in rate annuali.
Diversamente, si legge nel comunicato, questa decisione non si applica a coloro che hanno raggiunto i limiti massimi di età o di servizio. Restano infatti impregiudicate le questioni sul pagamento delle indennità nel termine di 12 mesi, e sulle relative rateizzazioni, per i dipendenti del pubblico impiego che hanno conseguito il pensionamento con i requisiti massimi (anagrafici e contributivi) previsti dalla legge.
Su quest’ultimo punto della nota della Corte Costituzionale ravvisiamo un monito affinché, attraverso uno specifico intervento legislativo, venga superata dal legislatore la disparità di trattamento fra dipendenti pubblici e privati riguardo ai tempi di liquidazione delle indennità di fine servizio e di fine rapporto.