Incubatore #AltoPiemonte per i giovani: la nuova scommessa della Cisl Piemonte Orientale
Novara. “Con questo progetto, rivolto ai giovani, vogliamo promuovere una sana cultura imprenditoriale, passando dal mi cerco il posto di lavoro al mi creo il posto di lavoro. Si tratta di un cambio di mentalità che può servire a generare nuova occupazione, soprattutto giovanile, in questo territorio a forte vocazione agricola”. Così il segretario generale della Cisl Piemonte Orientale, Luca Caretti, ha introdotto, nella suggestiva sede dell’Archivio di Stato di Novara, davanti agli studenti di sei istituti scolastici agrari e alberghieri provenienti dalla quattro province del quadrante, l’iniziativa: “Che impresa ribaltare il futuro, l’incubatore non tecnologico #AltoPiemonte”.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Università Piemonte Orientale, Coldiretti Novara e Vco, Camere di Commercio, punta alla nascita e allo viluppo di nuove imprese per giovani under 35 ed è finanziato dalla Regione Piemonte con risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo.
L’incubatore #AltoPiemonte si rivolge a imprese che operano nel settore dell’agri-food e del suo indotto e si avvale della partnership della Facoltà di Economia dell’Università del Piemonte Orientale, dove da qualche anno è attiva l’esperienza di FoodLink, un laboratorio di idee che tenta di mettere in rete le esperienze imprenditoriali legate al mondo dell’agricoltura nel contesto novarese e di Coldiretti, la più rappresentativa tra le associazioni datoriali del mondo agricolo in Italia.
“Vogliamo costruire – ha continuato Caretti – un’alleanza, la più ampia possibile, tra i principali attori sociali e istituzionali del territoio per rimettere al centro l’uomo e il lavoro, valori fondamentali, non solo per il sindacato, ma per la nostra società. Oltre a creare relazioni tra le diverse associazioni, il nostro obiettivo è avvicinare le imprese al mondo della scuola, proponendo ai giovani e agli studenti progetti che servono al loro inserimento nel mondo del lavoro”.
All’appuntamento novarese hanno partecipato, tra gli altri, Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e i segretari Cisl regionale e confederale, Alessio Ferraris e Gigi Petteni.
La Cisl Piemonte Orientale scommette quindi sui giovani, offrendo uno spazio a chi vuole provare a investire sul proprio futuro, dando supporto e assistenza per progetti di micro imprenditorialità nel settori dell’agricoltura e dell’agro-alimentare.
“Si parla – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris – di lavoro nella sua accezione più ampia, ricomprendendo profili che non sono solo quelli di tipo subordinato. Una volta tanto parliamo di giovani in maniera concreta. Quello messo in campo dalla Cisl Piemonte Orientale è un progetto innovativo che guarda lontano e che sposa in pieno la confederalità della Cisl: coniugare esigenze specifiche degli associati con l’interesse generale del territorio”.
L’obiettivo dell’iniziativa novarese resta quello di formulare una proposta concreta per favorire nuova occupazione in campo agricolo e nel settore agro-alimentare delle province di Novara, Biella, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.
“Una parola sulla quale vi invito a riflettere – ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini – è monitoraggio. Non dobbiamo solo accontentarci di avere buone idee, di annunciare politiche o riforme positive, ma dobbiamo essere molto esigenti con noi stessi e seguire quello che annunciamo; vedere crescere le nostre idee e cambiarle in corsa, se necessario, quando non danno i risultati sperati o non funzionano. Questo vostro laboratorio può insegnare qualcosa anche a noi, non solo perché avete avuto una bella idea e avete messo insieme una rete di più soggetti che a questa idea credono, ma perché state cercando le pratiche e gli strumenti migliori per trovare dei risultati e farli vivere nella vostra economia e tessuto sociale. Speriamo diventi esempio per altri territori e iniziative”.
Oltre ad attivare le attività di start-up, tassello fondamentale del progetto è il coinvolgimento del mondo della scuola. Un tema ripreso nel suo intervento anche dal segretario confederale, Gigi Petteni.
“Quando si parte dal basso – ha detto Petteni – tutti i soggetti danno il meglio di sé. Partire del basso vuol dire misurarsi con la realtà e la responsabilità. Questo progetto può rientrare benissimo nelle iniziative di politiche attive del lavoro. Impegnarsi per creare occasioni di lavoro mi sembra un modo intelligente e di prospettiva che fa onore a questa nuova classe dirigente della Cisl territoriale. Ed è anche un modello per inserirsi nell’alternanza scuola-lavoro che iniziamo a sperimentare. Dobbiamo fare, quindi, ogni sforzo per fare incontrare, attraverso la nostra azione, il mondo della scuola e quello delle imprese.”.
Sotto il profilo istituzionale, il progetto promosso dalla Cisl territoriale, rappresenta il concreto tentativo di far nascere davvero il Piemonte Orientale.
Rocco Zagaria