FESTA PENSIONATI CISL ZONA DI NOVARA

Ecco il volantino della Festa che si terrà sabato 23 giugno a Caltignaga

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PRESIDIO SINDACALE: SALVIAMO LE VITE UMANE INSIEME ALL’EUROPA

Quello che sta succedendo in queste ore ai 629 esseri umani che si trovano
sulla nave Aquarius, bloccata in mezzo al mare per la scelta del nuovo
Governo italiano e del Ministro dell’Interno Matteo Salvini è intollerabile. Così
come è inaccettabile che l’Italia neghi il diritto al soccorso ed usi i migranti,
bambini e madri incinte, come ‘scudi umani’ nei confronti dell’Europa.
Immaginiamo, come sindacati confederali, un Paese diverso. Democratico,
solidale e accogliente. Uno Stato che abbia la forza di progettare politiche
serie per la risoluzione di problemi che non coinvolgono solo noi ma l’intera
Europa. Una visione comunitaria che ci leghi tutti insieme, nessuno escluso,
nemmeno i Paesi del blocco di Visegrad. Un’azione strutturata che ci
permetta di restare umani e, allo stesso tempo, di portare avanti politiche di
accoglienza sul tema dell’immigrazione in maniera unitaria ed efficicace.
Riteniamo inoltre necessario lavorare per la creazione di fondi di investimento
che contribuiscano alla crescita sociale ed economica dei paesi da dove
proviene l’immigrazione.
Sosteniamo pertanto come CGIL, CISL e UIL tutti quei sindaci delle città
portuali italiane che in queste ore hanno dichiarato la propria disponibilità ad
accogliere la nave Aquarius e prestare i necessari soccorsi; sul piano
europeo vogliamo contrastare in maniera forte e decisa la deriva razzista che
sta caratterizzando sempre più marcatamente le politiche sull’immigrazione.
Attilio Fasulo – Segretario Generale CGIL Novara e VCO
Luca Caretti – Segretario Generale CISL Piemonte Orientale
Vittorio Roberto – Segretario Generale Uil Novara e VCO

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TRECATE : BELLA INIZIATIVA PER ANZIANI

Bella iniziativa a cui partecipano la FNP CISL e ANTEAS.
Bravi!!!
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BELLOTTI: NON SFIORARLA NEANCHE CON UN FIORE

“Non sfiorarla neanche con un fiore”

Ci hanno insegnato “non sfiorarla neanche con un fiore”. Solo che ce ne siamo dimenticati.
Vorremmo tanto non parlare di questo argomento, perché ci piacerebbe non sentire più in televisione o in giro di violenza sulle donne e vorremmo non dover più leggere un articolo sul femminicidio, ma la realtà è ben diversa e purtroppo quasi quotidianamente ci capita di ascoltare e affrontare fatti legati a questi drammatici temi. Inutile ribadire che nonostante il trascorrere del tempo, l’evoluzione e il progresso della società, le donne continuano ad essere vittime, il più delle volte inconsapevoli, di persone che stanno loro accanto. Il dato più inquietante è che nella maggior parte parte dei casi i “carnefici” sono persone che queste donne amano e che spesso, nonostante tutto, continueranno a difendere.
Nel corso del tempo le donne hanno dovuto lottare parecchio per arrivare ad avere riconosciute parità basilari, eppure sono ancora considerate il “sesso debole”. Questa “debolezza fisica” può anche essere biologicamente vera, ma nel tempo si è tramutata in una forma di sottomissione obbligata della donna a un uomo. Spesso le donne si trovano in una posizione di difficoltà economica, fisica e psicologica e non hanno i mezzi o la capacità di reagire. Questa condizione tacitamente accettata e considerata normale, anche dalla società nel non troppo distante passato, ha fatto sì che quando una donna cercava di staccarsi da questa “normalità” spesso subiva ritorsioni quasi sempre sfociate in atti di violenza. Una violenza molto spesso accettata e quindi “invisibile” se non quando sfocia in casi eclatanti e che porta a volte morte e, per chi sopravvive, dolore e paura.
La violenza sulle donne si può esercitare in tanti modi, anche senza arrivare agli estremi delle botte, con la sottomissione fisica e psicologica. Violenza sono tutte quelle azioni che si compiono contro la volontà di una donna. Volenza è quando si fanno dei complimenti troppo spinti a una ragazza per strada, quando la si vuole rimorchiare a tutti i costi senza conoscerla, oppure quando le si fanno delle battute sessiste per farla sentire inferiore.
Esiste la violenza domestica, esercitata soprattutto nell’ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, stalking, percosse, abusi sessuali, delitti d’onore, uxoricidi passionali o premeditati. Recentemente sono balzati alla cronaca i casi di aggressioni e conseguente “sfigurazione” con l’acido, come a voler “rubare” l’identità di chi si è permesso di abbandonare.
Femminicidio è, purtroppo, diventato una parola che ascoltiamo e ripetiamo con una frequenza agghiacciante. Con questo termine si indica l’omicidio di una donna avvenuto nell’ambito familiare commesso da padri, fidanzati, ex, mariti. In Italia nel 2017 abbiamo avuto una media di una vittima ogni 3 giorni!
Nell’ambito lavorativo e pubblico le donne sono ancora oggi esposte a molestie e abusi, stupri e ricatti sessuali per mantenere il posto di lavoro. In alcuni paesi vengono ancora praticate mutilazioni genitali (infibulazione), matrimoni tra uomini adulti e bambine anche molto piccole (spose bambine), schiavitù sessuali.
La nostra società, nonostante l’emancipazione femminile e l’istituzione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), rimane spesso ancorata a una cultura maschilista.
Il cambiamento deve essere affrontato partendo dal basso, dal tessuto sociale, dalla certezza delle pene.
Si deve partire nelle famiglie e nella scuola dai bambini, dagli adolescenti, dai nostri figli e nipoti, insegnando loro l’educazione ai sentimenti (spesso vista come una forma di debolezza), all’empatia e alla socializzazione, combattendo modelli e comportamenti sessisti, cercando di annullare quegli stereotipi che presentano l’uomo cacciatore e la donna preda.
Mi piace riportare le citazioni di due personaggi, di tempi e estrazioni diverse per sottolineare quanto queste tematiche siano trasversali.
William Shakespeare: “Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi signori davanti a una donna!”
Luciana Littizzetto: “Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà il secondo, poi il terzo e il quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non e non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via!”

Loredana Bellotti




LONATI AL GOVERNO: ADESSO FATE BENE

E ADESSO FATE BENE

Nel nostro precedente articolo – “E adesso fate presto” – avevamo auspicato tempi stretti per la definizione del nuovo Governo: ciò per evitare da una parte che le numerose (e impegnative) promesse distribuite a piene mani nel corso della campagna elettorale si trasformassero in cocenti disillusioni, dall’altra per impedire manovre speculative (che si sono poi prepotente evidenziate attraverso lo spread schizzato verso l’alto) da parte della finanza internazionale.

Un paese pieno di debiti non sarà mai sovrano
Infatti, piaccia o non piaccia, siamo ricattabili dai mercati finanziari: con i nostri 2.300 miliardi di euro di debito pubblico siamo al poco onorevole terzo posto al mondo dei Paesi più indebitati; ciascuno di noi, dall’ultracentenario al neonato venuto alla luce dieci secondi fa, porta sulle spalle un fardello pari a 38.000 euro di debito. Debito che non accenna a diminuire. Difficile fare la “voce grossa” – con l’Europa e non solo – quando buona parte del tuo corposo “pagherò” è in mano alla finanza internazionale! Siamo un po’ nella condizione di quell’inquilino che deve denunciare al proprietario della casa il cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento: se con l’affitto “sei a posto”, puoi anche alzare la voce, se invece “sei moroso” è un po’ più complicato far valere le tue ragioni …. corri anzi il rischio di essere sfrattato.
Dal punto di vista etico siamo convinti che “prendersela” con l’inquilino che non riesce a pagare l’affitto (magari perché incapiente), o col paese “indebitato” (che magari lo è per oggettive ragioni storiche), sia sbagliato. Ma la finanza non conosce etica: è cinica, spregiudicata, speculativa, a volte predatoria. È prepotente: può affossare Governi, arricchire o impoverire interi paesi. Da anni, come Sindacato, lo denunciamo; abbiamo chiesto “regole per poter contenere il suo strapotere”, ma invano. La politica è sembrata/sembra poco interessata a questo vitale tema, solo apparentemente lontano visto che – come detto – condiziona le nostre esistenze.

E adesso fate bene …..
Questo è il richiamo che facciamo al nuovo Governo
. Dopo una gestazione non breve il nostro paese si è dato finalmente la guida politica, con i ministri ancora freschi di giuramento. Speriamo ora che facciano bene, visto che dovranno trasformare in atti concreti ciò che fino a oggi è oggetto di diffuse speranze e aspettative: il reddito di cittadinanza per milioni di persone, il diritto alla pensione dopo 41 anni di lavoro, maggiore sicurezza, il rilancio dell’industria, ecc.; tutto ciò riducendo le tasse per tutti!

Non si fanno le nozze con i fichi secchi
Occorreranno risorse – e importanti – per poter finanziare gli ambiziosi interventi previsti dal Governo. E visto che per le ragioni sopra dette non si potrà fare una manovra “a debito” (non ci sarebbe consentito nè dagli organismi internazionali, ma nemmeno dai nostri figli ….), a nessuno venga in mente di andarle a prendere tra i pensionati, usandoli ancora una volta come comodo bancomat governativo.
Se per rilanciare il Paese servono risorse, queste finalmente devono essere trovate laddove si annidano. L’ltalia infatti presenta da una parte uno dei più alti debiti pubblici al mondo, ma dall’altra vanta anche una delle più alte ricchezze private al mondo (si calcola circa 9.000 miliardi di euro, prevalentemente concentrati nelle mani del 20% della popolazione più ricca).
Un’adeguata tassa sui grandi patrimoni e sulle rendite finanziarie – come avviene in quasi tutti i Paesi occidentali – porterebbe preziose risorse nelle casse dello Stato.
Questa è la pre-condizione per poter mettere in campo tutte quelle azioni atte a rilanciare il paese senza spremere ancora una volta come limoni lavoratori e pensionati.
Emilio Lonati




ISCRIVERSI ALLA FNP CISL E’ BENE MA ANCHE UTILE

La FNP da anni oltre alla difesa sindacale dei pensionati e alla organizzazione dei servizi con la CISL ( CAF, PATRONATO INAS, UFFICIO SUCCESSIONI, ADICONSUM, SICET, SPORTELLO BADANTI-COLF ECC.) è impegnata a stipulare una serie di convenzioni e assicurazioni per gli iscritti.
Puoi leggere indicazioni su Fondo Furti e Scippi e Assicurazione Infortuni oltre a convenzioni locali a pag. 13 e 14 del Giornale INSIEME n.1/2018 che trovi in alto a destra su questo sito web.
Scopri ulteriori vantaggi riservati a te grazie ad accordi sottoscritti con aziende di servizi e attraverso l’iniziativa FNP per Te : la Federazione propone ai propri iscritti agevolazioni e sconti, pensati ad hoc per i pensionati, che riguardano la salute, la tutela personale, la spesa alimentare, ma anche viaggi, cultura ed educazione.
Un modo concreto per essere più vicini ai nostri iscritti scegliendo beni e servizi in grado di soddisfare bisogni e migliorare le condizioni di vita dei pensionati e delle famiglie.

Vai al sito:
http://www.pensionati.cisl.it/pdf/fnp-per-te.pdf




CAF CISL : INDICAZIONI IMU E TASI ENTRO 18 GIUGNO

Entro il 18 giugno si deve versare il 50% dell’imposta annua, calcolata sulle aliquote ed eventuali detrazioni deliberate dai Comuni, tramite F24, bollettino di conto corrente o altre modalità di pagamento elettronico autorizzate.

Il CAF CISL ha pubblicato chiarimenti e indicazioni sulla sua pagina web

http://www.cafcisl.it/leggi_news.cfm?id=450&tasi_e_imu_18_giugno_scadenza_per_versare_l_acconto_2018




INPS MOBILE: USO APP

INPS Mobile: in crescita l’uso dell’app
Immediatezza, puntualità e connessione con gli utenti. Sono i punti di forza dei servizi offerti da “INPS Mobile”, l’applicazione per smartphone che l’Istituto già da tempo ha messo a punto per i dispositivi Apple e Android, diventata nell’ultimo anno uno strumento sempre più utilizzato dagli utenti per la consultazione delle informazioni.
Due servizi dell’app, in particolare, “Stato pagamenti” e “Stato domanda”, hanno infatti registrato nei primi mesi del 2018 un significativo incremento nelle percentuali di accesso.
Grazie a questi servizi è possibile acquisire informazioni senza doversi recare presso gli sportelli di Sede. Tramite il servizio “Stato domanda” ciascun utente può infatti visualizzare lo stato di lavorazione di una richiesta presentata all’INPS, fornendo il proprio codice fiscale e SPID/PIN.
Attraverso il servizio “Stato pagamenti”, invece, sempre con il proprio codice fiscale e SPID/PIN, ciascun utente può monitorare il dettaglio di un pagamento erogato dall’Istituto a suo favore, a fronte di una o più prestazioni pensionistiche o non pensionistiche.

https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=51923