Convocazione Esecutivi Nazionali Spi – Fnp – Uilp

E’ stata convocata a Roma la riunione degli Esecutivi Nazionali Spi – Fnp – Uilp, per il giorno 11dicembre.
In relazione al documento di Economia e finanzia del Governo e alle notizie giornalistiche
che annunciano la proroga della cosiddetta “perequazione Letta” che penalizza chi riceve pensioni oltre i 1.500 euro lordi al mese Spi Fnp e Uilp rilanciano la piattaforma unitaria dei Pensionati che prevede :
– adeguamento del meccanismo di indicizzazione delle pensioni;
– separazione assistenza e previdenza;
– difesa e rilancio del Servizio sanitario nazionale;
– tutele, servizi e sostegni per le persone non autosufficienti e per le loro famiglie;
– investimenti nell’innovazione, nella domotica, nella robotica, negli ausili, nelle
protesi;
– investimenti per rendere abitazioni, città, trasporti più accessibili, sicuri e sani e più a
misura delle persone anziane, ma anche dei bambini




GANGA CISL :I pensionati non possono continuare ad essere penalizzati

Lo ha dichiarato il Segretario Confederale, Ignazio Ganga, commentando le notizie di stampa che annunciano la proroga della cosiddetta “perequazione Letta” che penalizza chi riceve pensioni oltre i 1.500 euro lordi al mese. “Necessario ripristinare dal 2019 le regole di perequazione delle pensioni contenute nella legge 388 del 2000 che prevede un meccanismo più equo di rivalutazione”.
“Siamo in attesa di conoscere quanto prima i dettagli delle misure in materia pensionistica, a partire da quota 100 e non siamo assolutamente d’accordo che possano rimetterci coloro che sono già in pensione per i quali esiste un concreto problema di inadeguatezza del potere di acquisto degli assegni pensionistici che da anni come sindacati abbiamo denunciato e su cui è urgente intervenire- ha concluso Ganga.
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https://www.cisl.it/in-evidenza/11234-pensioni-ganga-necessario-ripristinare-dal-2019-le-regole-di-perequazione.html




Perequazione pensioni per l’anno 2019

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 275 del 26 novembre 2018 il Decreto 16 novembre 2018 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2019, l’indice da applicare per il calcolo della perequazione delle pensioni è determinato, in via previsionale, nella misura pari a + 1,1%, salvo conguaglio da effettuarsi il prossimo anno.
Per quanto riguarda invece il valore definitivo dell’indicizzazione delle pensioni per l’anno 2018, è confermato il valore percentuale dell’1,1, fissato in via previsionale lo scorso anno; in questo caso, nel mese di gennaio 2019, l’Inps non procederà ad alcun recupero a titolo di conguaglio sugli assegni pensionistici.
Attualmente, con tale valore previsionale di riferimento dell’1,1% per l’anno 2019, possiamo di seguito riferire solo gli importi, perequati, rispettivamente:
• del Trattamento Minimo Inps, pari ad € 513,00;
• della Pensione Sociale Inps, pari ad € 377,43;
• dell’Assegno Sociale Inps, pari ad € 457,98.
Per il resto, Invece, dovremo attendere la definizione, da parte del Governo, del sistema di calcolo di rivalutazione che prossimamente entrerà in vigore auspicando che, anche in ragione dei contenuti dell’Accordo 2016 sulle pensioni tra governo e sindacati, venga ripristinato il meccanismo di indicizzazione introdotto dalla l. 388/2000, ben più favorevole rispetto a quello attualmente in vigore (l. 147/2013).




Importo aggiuntivo (euro 154,94) per il 2018

Con la legge n. 388/00 (Finanziaria 2001), è stato introdotta la prestazione denominata “importo aggiuntivo”. Tale prestazione è nata in favore dei cosiddetti “incapienti”, ovvero coloro che, non versando al fisco, non possono usufruire degli sgravi fiscali.
Ai titolari di pensione il cui importo non ecceda il trattamento minimo INPS, e contestualmente soddisfino le condizioni reddituali richieste dalla legge, possono ottenere l’erogazione dell’importo aggiuntivo pari ad euro 154,94, il quale è erogato con la tredicesima mensilità.

Per usufruire dell’importo aggiuntivo è necessario quindi, che vengano rispettate determinate condizioni reddituali, la prima di queste riguarda l’importo del trattamento pensionistico, che deve essere pari all’importo del T.M. (per il 2018 pari ad 6.596,46 euro), al fine di ottenere l’importo aggiuntivo in misura intera, qualora l’importo del trattamento minimo è maggiorato della somma aggiuntiva l’importo aggiuntivo viene corrisposto in misura parziale purché non si ecceda l’importo di 6.751,40 euro, in tal caso la prestazione non spetta neanche in misura parziale, la seconda condizione attiene al limite di reddito complessivo del soggetto (individuale o coniugale) anch’essi maggiorati dell’importo aggiuntivo, in tale occasione l’INPS, preme a sottolineare che in caso in cui il pensionato sia coniugato, oltre il reddito coniugale, al fine di ottenere il diritto a percepire la prestazione deve essere rispettato il limite di reddito personale.

Chi fosse interessato può rivolgersi al patronato INAS presso le Sedi CISL




Quattordicesima mensilita’ pensione dicembre

Con la rata di pensione di dicembre è corrisposta d’ufficio la quattordicesima mensilità (o somma aggiuntiva) a favore di coloro che perfezionano il requisito anagrafico dei 64 anni di età dal 1° agosto al 31 dicembre 2018 e dei soggetti divenuti titolari di pensione nell’anno in corso.
Restano ferme le ulteriori condizioni richieste per gli aventi diritto al beneficio, vale a dire, un’anzianità contributiva minima di 15 anni e un reddito complessivo individuale fino a € 9.894,70 (entro il quale la somma aggiuntiva è riconosciuta nella misura di € 437,00, € 546,00 ed € 655,00, in base agli anni di contribuzione versati) o un reddito complessivo individuale fino a € 13.192,93 (entro il quale è corrisposta nella misura di € 336,00, € 420,00 e € 504,00).
Rivolgersi agli Uffici del Patronato INAS per qualsiasi informazione.




TRECATE:IL LIBRO DEL GIOVEDI’

Bella iniziativa degli Amici di Trecate:

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Pagamenti con carte di credito, l’Antitrust: STOP ai sovrapprezzi, sono illegali

L’ADICONSUM segnala che come consumatori abbiamo tutto il diritto di pagare utilizzando lo strumento che più preferiamo, senza dover essere assillati da sovrapprezzi per aver utilizzato una carta appartenente a un circuito piuttosto che un’altra. Se ti sono stati addebitati dei sovrapprezzi legati al tuo metodo di pagamento, contatta le sedi territoriali Adiconsum e fai valere i tuoi diritti.
Leggi tutto :
https://www.adiconsum.it/pagamenti-con-carte-di-credito-lantitrust-stop-ai-sovrapprezzi-sono-illegali/




Pensioni, perchè l’Italia non perde il vizio di tartassarle

Sul sito dei Pensionati CISL nazionale è riportato un interessante articolo tratto da Panorama sulla tassazione esagerata delle pensioni in Italia nei confronti di altre Nazioni Europee.

Vedere :
https://www.pensionati.cisl.it/articolo-786/pensioni-perche-lersquoitalia-non-perde-il-vizio-di-tartassarle/