Lavoratori domestici: pagamento contributi 4° trimestre 2018

Dal 1° al 10 gennaio 2019 sarà possibile pagare i contributi del 4° trimestre 2018 dei lavoratori domestici.
Leggi le modalità per il pagamento :
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=52322




Canone Tv: fai adesso la domanda di esonero per il 2019

Anche se c’è tempo fino al 31 gennaio 2019 per presentare la domanda di non detenzione dell’apparecchio televisivo per essere esonerati dal pagamento del canone per l’intero prossimo anno, ADICONSUM consiglia di provvedere al più presto.

Leggi :https://www.adiconsum.it/canone-tv-fai-adesso-la-domanda-di-esonero-per-il-2019/




Pensioni e prestazioni assistenziali: i rinnovi per il 2019

L’INPS, con la circolare INPS 27 dicembre 2018, n. 122, ( vedi :https://www.inps.it/CircolariZIP/Circolare%20numero%20122%20del%2027-12-2018.pdf ) ha comunicato di aver concluso le attività di rinnovo delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, propedeutiche al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel 2019.
La circolare illustra i criteri e le modalità applicative della rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, l’impostazione dei relativi pagamenti, nonché le modalità gestionali delle prestazioni di accompagnamento a pensione per il 2019.
L’entrata in vigore della legge di bilancio del 2019 potrebbe produrre variazioni agli incrementi descritti nella circolare.
Con successiva circolare si illustreranno le eventuali modifiche apportate e la relativa applicazione, tenuto conto dei tempi necessari alla realizzazione delle implementazioni dei sistemi gestionali e della loro messa in esercizio.




BIELLA e NOVARA : MANIFESTAZIONI PENSIONATI IL 3 GENNAIO CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO

Manifestazioni davanti a tutte le prefetture d’Italia da parte dei pensionati di CGIL CISL UIL contro la continua vessazione del Governo nei loro confronti. In tre anni la manovra sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Ora diciamo basta.
I pensionati faranno sentire la propria voce per denunciare l’ipocrisia del Governo che con una mano sembrerebbe dare ma con l’altra certamente toglie.
Per i nostri territori sono previste al momento due manifestazioni per il giorno 3 gennaio 2019 alle ore 10 : una a Biella e una a Novara.
Partecipiamo numerosi contro chi usa sempre i pensionati come bancomat per sostenere altri obiettivi.




Campagna riliquidazione Pensioni Pubbliche per rinnovo CCNL

I pensionati provenienti dai comparti SANITA’, ENTI LOCALI, STATO, SCUOLA STATALE, AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica) e POSTALI (iscritti al fondo esclusivo ex Ipost), in applicazione dei nuovi CCNL, con retrodatazione dal 01/01/2016, possono chiedere all’INPS la riliquidazione per motivi contributivi, della propria pensione e del proprio trattamento di fine servizio.
I soggetti interessati sono i titolari di trattamenti pensionistici aventi decorrenza dal 2 gennaio 2016, data in cui l’amministrazione eroga l’adeguamento stipendiale.
Per i pensionati ex Ipost, devono essere prese in considerazione le pensioni liquidate dal 2 febbraio 2018.
Per poter beneficiare del rinnovo contrattuale è necessario essere in servizio almeno alla data del 1° gennaio 2016 e presentare attraverso l’INAS CISL la richiesta di riliquidazione della pensione e del relativo trattamento di fine servizio.
La procedura di acquisizione delle pratiche da parte dell’INAS sarà costituita da due momenti:
– invio della comunicazione a quei pensionati che sono cessati con diritto a pensione la cui decorrenza è compresa nel periodo di riferimento 02/01/2016 – 30/04/2018.
– Invio della domanda di riliquidazione all’Inps.
• Infatti, il patronato invierà una lettera, invitando gli interessati presso le proprie sedi per presentare la domanda di riliquidazione della pensione.
Nella lettera si farà riferimento all’ultimo rinnovo contrattuale previsto per i dipendenti pubblici, sottolineando il loro diritto di beneficiare della riliquidazione della propria pensione e del trattamento di fine servizio, in virtù della retroattività del CCNL sottoscritto.
E’ importante specificare che, una volta avvenuta la riliquidazione, il pensionato dovrà recarsi nella sede INAS che ha inviato la richiesta della stessa, portando con sé il nuovo provvedimento di pensione, al fine di verificare l’esattezza di quanto riliquidato.




Inaccettabile la riduzione della rivalutazione delle pensioni per finanziare altre misure. Pronti alla mobilitazione per cambiare la norma”

“Abbiamo appreso in queste ore che dal 2019 i pensionati saranno ancora una volta penalizzati perchè, a differenza di quanto previsto, non verrà ripristinata la rivalutazione delle pensioni secondo i meccanismi più equi della legge 388/2000 ma interverrà un nuovo sistema di riduzione della perequazione per le pensioni superiori a 1.500 euro lordi al mese da cui il Governo conta di ricavare buona parte dei risparmi per finanziare le altre misure promesse. Questo è inaccettabile – hanno dichiarato Annamaria Furlan e Gigi Bonfanti, Segretaria generale della Cisl e Segretario generale dei pensionati della Confederazione di via Po
Leggi : https://www.pensionati.cisl.it/articolo-817/pensioni-cisl-e-fnp-inaccettabile-la-riduzione-della-rivalutazione-per-finanziare-altre-misure-pronti-alla-mobilitazione-per-cambiare-la-norma/In tre anni la manovra sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Ora diciamo basta.
Viene cancellato l’accordo che il Sindacato aveva strappato al precedente Governo. L’indicizzazione, dovuta all’incremento dell’inflazione, secondo le notizie che girano verrebbe considerata al 100% per le pensioni fino a 3 volte il minimo, poi al 97% da 3 a 4 volte il minimo ( € 1521), quindi al 77% ( tra 4 e 5 volte) e via via al 52% ( tra 5 e 6 volte) al 47% ( tra 6 e 8 volte) al 45% ( tra 8 e 9 volte) al 40% ( oltre 9 volte)
I pensionati faranno sentire la propria voce per denunciare l’ipocrisia del Governo che con una mano sembrerebbe dare ma con l’altra certamente toglie.
Pur essendo un periodo di festività, le strutture di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL cominceranno a manifestare davanti a tutte le prefetture d’Italia.




RED e Dichiarazione di Responsabilità

La Segreteria Nazionale ha comunicato alcuni chiarimenti in merito , rispetto anche al messaggio n.4443 del 28 novembre 2018 dello stesso Istituto.
Vedi :https://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FMessaggi%2FMessaggio%20numero%204443%20del%2028-11-2018.htm

In premessa, si ricorda che il modello RED deve essere presentato dai pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito, detti soggetti sono tenuti a comunicare all’Istituto di Previdenza la loro situazione reddituale e, nei casi previsti dalla normativa, quella del coniuge e dei membri del nucleo familiare, rilevanti ai fini della prestazione previdenziale erogata.

I pensionati che devono presentare il modello RED sono:
• coloro che percepiscono oltre alla pensione, un ulteriore reddito. Si ricorda che il reddito dei componenti il nucleo familiare incide, se rilevante, sulle prestazioni;
• quelli che non presentano la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate (modello 730 o REDDITI Persone Fisiche), che possiedono ulteriori redditi rispetto alla pensione non dichiarati e/o parzialmente dichiarati.

Mentre , non devono presentare il modello RED:
• I pensionati che per obbligo o per facoltà, presentano la dichiarazione dei redditi (modello 730 o REDDITI Persone Fisiche ) e non possiedono redditi che, seppur esenti o esclusi dalla dichiarazione, sono rilevanti ai fini della prestazione .

L’INPS ci ha comunicato di impegnarsi ad inviare a quei pensionati, che nei due anni precedenti hanno mantenuto la posizione reddituale invariata (posizioni definite ZERO RED), una comunicazione che, oltre a riportare nel dettaglio le prestazioni erogate, indicherà , se l’intero nucleo rilevante non ha avuto redditi nel 2017;in questo caso il pensionato non è tenuto a presentare il RED a zero e l’INPS attribuirà zero redditi, mentre, nel caso in cui siano stati percepiti redditi, il pensionato è tenuto a presentare il RED all’INPS tramite la sede o il PIN personale.

Diversamente per i casi di ZERO RED riferiti solo all’anno precedente, i pensionati interessati dovranno rivolgersi al CAF che valuterà l’obbligo per l’eventuale presentazione del modello RED.

Tuttavia per quanto attiene la Convenzione INPS – Ministero della Salute stipulata l’8 marzo scorso, l’Istituto non invierà la comunicazione ai destinatari di modelli ICRIC per lo stato di ricovero in quanto i dati relativi ai ricoveri avvenuti nel 2017 saranno forniti direttamente dal Ministero della Salute allo stesso Istituto.
Quindi, per la campagna Dichiarazioni di Responsabilità 2018, andranno compilati, attraverso i CAF, e trasmessi esclusivamente i seguenti modelli:
• ICRIC Frequenza per le informazioni relative alla frequenza di istituzione scolastica dei titolari delle prestazioni di indennità di frequenza.
• ICLAV per lo svolgimento di attività lavorativa per i titolari delle prestazioni di invalidità civile.
• ACC. AS/PS per la permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia per i titolari di pensione sociale, assegno sociale e assegno sociale sostitutivo di invalidità civile.

Tutti i modelli riferiti alla campagna solleciti 2017,ovvero ICRIC Frequenza,ACC. AS/PS compresi l’ICRIC ricovero e che saranno oggetto di apposita lettera, tutti gli interessati dovranno presentare la dichiarazione attraverso Il nostro CAF.
E’ importante che i pensionati interessati alla compilazione sia del modello RED che della Dichiarazione di Responsabilità, devono rivolgersi al CAF possibilmente muniti del codice della pensione ,che si riferisce alla categoria, alla sede Inps di appartenenza e al numero di certificato.




PRESCRIZIONE QUINQUENNALE CONTRIBUTI DIPENDENTI PUBBLICI

Con la circolare n. 117 del1’11 dicembre 2018 l’INPS ha differito di un anno, cioè dal 1 gennaio 2019 al 1 gennaio 2020, l’operatività della prescrizione quinquennale dei contributi per i dipendenti pubblici.
Leggi Circolare:
https://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FCircolari%2FCircolare%20numero%20117%20del%2011-12-2018.htm
Queste recenti indicazioni sono, quindi, nuovo risultato positivo, sebbene non esauriscano tutti i problemi rimasti ancora aperti e in particolare la situazione degli iscritti alla ex CPI (Insegnanti d’asilo e scuole elementari parificate) per i quali le norme attuali non consentono, a differenza delle altre ex Casse, di sanare le eventuali omissioni contributive con oneri esclusivi a carico del datore di lavoro.