Cedolino di pensione mese di aprile 2020: riepilogo principali Voci

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Cedolino di pensione mese di aprile 2020: riepilogo principali Voci

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La Segreteria Nazionale della FNP CISL di seguito riporta le principali informazioni sulle voci che compongono il cedolino della pensione del mese di aprile 2020.
Pagamento delle pensioni
Ricordiamo brevemente le novità in merito alle modalità di pagamento delle pensioni, a partire dal mese di aprile e fino al prossimo mese di giugno, che riguardano esclusivamente tutti i pensionati la cui prestazione viene pagata, con qualunque modalità, presso Poste Italiane S.p.A.:
1. l’ordinanza del Presidente del Consiglio 19 marzo 2020, n. 652 ha infatti previsto di anticipare il pagamento delle rate di pensione di aprile, maggio e giugno 2020, scaglionando presso gli sportelli degli uffici postali le presenze dei pensionati e/o delegati regolarmente autorizzati, che riscuotono direttamente in contanti la pensione, secondo un calendario suddiviso in base alle lettere iniziali dei cognomi dei titolari. Il pagamento in contanti o su libretto di risparmio postale resterà a disposizione per la riscossione per 60 giorni, a partire dal primo giorno bancabile del mese di riferimento. La rata di aprile sarà quindi incassabile fino al 30 maggio prossimo. Trattandosi esclusivamente di una anticipazione del pagamento, l’Inps chiarisce che il diritto al rateo di pensione si matura comunque il primo giorno del mese per cui, nel caso in cui dopo l’incasso la somma dovesse risultare non dovuta (ad es. per sopraggiunto decesso del titolare) verrà richiesta la restituzione da parte dell’Istituto previdenziale ;
2. per i titolari di un libretto postale di risparmio, di un conto banco Posta o di una Postpay Evolution, la corrente mensilità di aprile è stata accreditata il 26 marzo u.s., con possibilità di regolare prelievo presso oltre 7mila sportelli bancomat ATM Postmat;
3. sempre in base alla suddivisione delle date per lettere iniziali dei cognomi, per quanto riguarda il pagamento delle pensioni presso Poste Italiane S.p.A., la mensilità di maggio sarà pagata tra il 27 e il 30 aprile, mentre la mensilità di giugno tra il 26 e il 30 maggio.
4. Poste italiane S.p.A. ha inoltre comunicato che, in seguito all’emergenza sanitaria in corso, alcuni uffici postali della propria rete territoriale resteranno chiusi e/o non operativi; tuttavia, al fine di garantire comunque la continuità dei pagamenti delle prestazioni previdenziali ed assistenziali, ivi incluse le prestazioni a sostegno del reddito, erogate nei confronti dei soggetti che hanno mantenuto l’opzione per la riscossione in contanti presso lo sportello postale, l’Istituto ha autorizzato, in via eccezionale e transitoria, Poste Italiane S.p.A. ad effettuare il pagamento delle predette prestazioni in circolarità su tutto il territorio nazionale. Pertanto, le somme spettanti potranno essere riscosse anche in uffici postali diversi da quelli in cui è ordinariamente effettuato il pagamento della prestazione, purché muniti dei seguenti documenti:
a) documento di identità;
b) documento attestante il codice fiscale.
L’autorizzazione del pagamento in circolarità è da ritenere valida fino al ripristino della completa funzionalità degli uffici postali e comunque fino alla cessazione dell’emergenza sanitaria come disciplinata dalle ordinanze governative, al termine della quale saranno ripristinate le ordinarie procedure d’intesa tra l’Istituto e Poste Italiane S.p.A..
5. Diversamente, resta invariato il primo giorno bancabile per il pagamento delle prestazioni accreditate presso Banche ed Istituti di credito, che sarà il giorno mercoledì 1 aprile.

Rivalutazione delle pensioni di importo complessivo lordo tra tre e quattro volte (tra i 1.539,04 € e i 2.052,04 € lordi)
A partire dalla corrente mensilità di aprile 2020, saranno posti in pagamento i trattamenti pensionistici di importo complessivo fra tre e quattro volte il minimo Inps, rivalutati secondo il nuovo meccanismo di indicizzazione per il triennio 2019-2021, introdotto dalla legge di Bilancio per l’anno 2020.
Saranno pertanto interessati al ricalcolo della propria pensione solo i titolari di trattamenti previdenziali di importo complessivo lordo compreso fra le tre e quattro volte il trattamento minimo Inps, vale a dire, fra i 1.539,04 euro e i 2.052,04 euro lordi. Con il rateo di aprile, oltre all’adeguamento dell’importo corrente, sarà corrisposta la differenza relativa ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020.
Generalmente, l’Inps, in fase di rinnovo delle pensioni, per la determinazione dell’importo complessivo da rivalutare, fa riferimento alla mensilità di dicembre dell’anno precedente alla rivalutazione: in questo caso, quindi, per i trattamenti interessati all’adeguamento, l’Istituto ha preso come riferimento la mensilità di dicembre 2019.

Certificato di pensione per il 2020 (Modello ObisM) online
A seguito del completamento delle operazioni di adeguamento delle pensioni di importo compreso fra tre e quattro volte il minimo Inps in base alla previsione dell’attuale legge di Bilancio, entro la fine di marzo sarà messo a disposizione il certificato di pensione per il 2020 (“modello ObisM”). Anche in questo caso, il documento è scaricabile tramite il servizio online andando alla voce “”, a cui il pensionato può accedere tramite PIN personale, identità SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o, in alternativa, in situazioni di non emergenza sanitaria come l’attuale, attraverso il CAF- CISL o il Patronato INAS-CISL.

Debiti e crediti di natura fiscale
Sul cedolino di aprile alcuni pensionati potranno trovare dei conguagli di natura fiscale, derivanti da ulteriori operazioni di rideterminazione dei redditi imponibili delle prestazioni erogate nel 2019, per l’emissione della Certificazione Unica 2020.
Nel caso in cui l’IRPEF trattenuta nel 2019 sia risultata inferiore al dovuto su base annua, il conguaglio a debito sulla pensione avverrà in un’unica soluzione.
Tuttavia, in considerazione dell’attuale fase di particolare emergenza, sono stati momentaneamente sospesi i conguagli a debito che avrebbero azzerato l’importo in pagamento della prestazione.
Diversamente, solo nel caso di pensionati con importo annuo lordo complessivo fino a 18mila euro, con un un conguaglio a debito IRPEF di importo superiore a 100 euro, le trattenute vengono effettuate con rate di pari importo fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010).
Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2020.
Sempre sul cedolino di aprile saranno rimborsati i crediti IRPEF spettanti, qualora le trattenute operate nel corso del 2019 siano state maggiori rispetto al dovuto su base annua.