Il Segretario Generale della FNP CISL Piero Ragazzini comunica che il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 recante “Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COViD-19”, è stato pubblicato in G.U. n. 70 del 17 marzo 2020.
Il Decreto è in vigore dalla data della sua pubblicazione, e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
In sintesi, il Decreto contiene provvedimenti per finanziare e potenziare il Sistema Sanitario Nazionale, della Protezione Civile e dei soggetti che sono impegnati sul fronte dell’emergenza; prevede, inoltre, delle misure a sostegno dell’occupazione e del lavoro e del reddito; interviene a supporto del credito per le famiglie e piccole e medie imprese ed infine prevede la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi e per altri adempimenti fiscali ed incentivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi per i dipendenti che restano in servizio.
In particolare, il Decreto individua le coperture per le assunzioni deliberate per il Sistema Sanitario Nazionale, incrementa il Fondo emergenze nazionali, stanzia risorse per gli straordinari del personale sanitario, finanzia l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive, mentre prevede che le strutture sanitarie debbano mettere a disposizione il personale sanitario in servizio ed i propri locali ed apparecchiature.
Il Decreto prevede la possibilità per la Protezione Civile di disporre la requisizione a soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Anche i Prefetti potranno disporre la requisizione di alberghi o altri immobili per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria.
È prevista la possibilità di incrementare il personale medico e infermieristico e vengono potenziati i servizi sanitari militari. L’Inail potrà assumere a tempo determinato 200 medici specialisti e 100 infermieri, mentre viene incrementato lo stanziamento a favore dell’Istituto Superiore di Sanità per far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica. Ove non sia possibile reclutare nuovo personale, è prevista la possibilità di trattenere in servizio il personale del Sistema Sanitario Nazionale che avrebbe i requisiti per la pensione.
Il Decreto prevede una deroga alle norme di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie ed alle disposizioni sull’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo.
È previsto uno stanziamento di fondi per il pagamento degli straordinari dovuti ai maggiori compiti connessi all’emergenza per le Forze di Polizia, le Forze Armate, il Corpo di Polizia Penitenziaria, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il personale della carriera prefettizia, quello dei ruoli dell’Amministrazione civile dell’interno e quello delle polizie locali, nonché per la sanificazione e la disinfezione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso alle medesime Forze, e per assicurare l’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale.
È previsto uno stanziamento di fondi per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici e l’istituzione di un Fondo per la sanificazione degli ambienti di Provincie, Città metropolitane e Comuni.
Si prevede la nomina di un Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.
Per quanto riguarda le misure a sostegno dei lavoratori e delle aziende, viene estesa, all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi, la cassa integrazione in deroga.
È riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile, per i lavoratori autonomi e le partite IVA mentre è istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini.
Il periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19, per il settore privato, viene equiparata alla malattia.
A sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine.
È incrementato di 12 giornate il numero dei giorni di permesso mensile retribuito di cui art. 33, comma 3 l. 104/92.
Sono previste, inoltre misure in favore del settore agricolo e della pesca.
Per quanto riguarda il sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese, diversi sono gli interventi previsti anche in collaborazione con il sistema bancario. In particolare, il Decreto prevede una moratoria dei finanziamenti ed un potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.
Le misure in campo fiscale prevedono la sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.
È prevista, inoltre, la sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro.
Il Decreto prevede la sospensione, sino al 31 maggio 2020, dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate nonché la sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, e la sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.
Ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro, che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working), viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile.
Il Decreto prevede incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro e la deducibilità delle donazioni COVID-19.
Ai negozi viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo.
Sono previste disposizioni in materia di trasporto stradale e trasporto di pubblico e di sostegno agli autoservizi pubblici non di linea.
Inoltre, il Decreto introduce ulteriori misure, per contenere gli effetti dell’emergenza in materia di giustizia civile, penale, amministrativa, tributaria, contabile e militare, per il ripristino della funzionalità degli Istituti penitenziari e per la prevenzione della diffusione del COVID-19 nelle carceri, nonché misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali.
Sono previste misure per assicurare il recupero delle eccedenze alimentari e favorirne la distribuzione gratuita agli indigenti.
È prevista la possibilità, fino alla fine dello stato d’emergenza, per i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, per gli organi collegiali degli enti pubblici nazionali e per le associazioni private anche non riconosciute e le fondazioni, di riunirsi in videoconferenza.
I documenti di riconoscimento scaduti o in scadenza successivamente al 17 marzo 2020 sono prorogati al 31 agosto 2020.
Il Decreto prevede misure per lo svolgimento del servizio postale, norme in materia di svolgimento delle assemblee di società e per il differimento del termine di adozione dei rendiconti annuali 2019 e dei bilanci di previsione 2020-2022.
Le scadenze di adempimenti relativi a comunicazioni sui rifiuti sono rinviate al 30 giugno.
Il Decreto prevede contributi per le piattaforme per la didattica a distanza e misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti brevi e saltuari.
È prorogato il mandato del Garante per la protezione dei dati personali fino a non oltre i 60 giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza, ed è prevista, infine, la proroga di sei mesi del termine per l’indizione del referendum confermativo della legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.
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