Lunedì 4 novembre 2019 si è tenuto il secondo di Cgil, Cisl e Uil e delle Federazioni dei pensionati con la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Nel corso della riunione sono stati ribaditi i principali punti della piattaforma sindacale unitaria. Per quanto riguarda la previdenza si prevede la proroga di un anno dell’Ape sociale e di opzione donna, la costituzione delle Commissioni sui lavori gravosi e sulla spesa previdenziale e assistenziale e una limitata rivalutazione delle pensioni.
Il Governo ha previsto di riconoscere il 100% di rivalutazione alle pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo e rinviare al 2022 la modifica del meccanismo di rivalutazione rendendo operativi solo da quella data i criteri previsti dalla legge 388/2000 con l’applicazione delle percentuali per fasce di importo, come concordato dalle parti sociali con il Governo Gentiloni nel novembre 2018.
Le Confederazioni e le Federazioni dei pensionati hanno criticato questo differimento e chiesto che la rivalutazione delle pensioni sia rafforzata sin da questa legge di bilancio. Inoltre, per le pensioni di importo contenuto hanno chiesto che sia ampliata anche la cosiddetta “quattordicesima” e venga aperto un confronto per la revisione del paniere di riferimento per la definizione dell’indice di rivalutazione.
E’ stata inoltre ribadita l’urgenza di arrivare, con un percorso condiviso, ad una legge-quadro sulla non autosufficienza ed è stato sottolineato come le risorse previste nella legge di bilancio siano assolutamente insufficienti ed è necessario incrementarle.
La Cisl ha, tra gli altri temi, sottolineato la necessità di riconoscere meccanismi compensativi sulla pensione come l’anticipo di 12 mesi per figlio, l’eliminazione delle soglie economiche per l’accesso alla pensione con il sistema contributivo, la pensione contributiva di garanzia, la tutela dei dipendenti pubblici dalla prescrizione dei contributi, il riconoscimento dei periodi di non lavoro per il part-time verticale, il rilancio della previdenza complementare e ha sollecitato la nomina del Cda dell’Inps e l’emissione del decreto che deve regolamentare l’anticipo, tramite il sistema bancario, del TFR/TFS per i dipendenti pubblici.
Le risposte della Ministra Catalfo sono state solo in parte positive. Se, infatti, abbiamo apprezzato in generale la sua cordiale disponibilità al confronto e l’intento di aprire in tempi brevi tavoli specifici sui singoli temi: pensione di garanzia per i giovani, flessibilità in uscita, attività gravose e codici Istat, previdenza complementare, pensioni in essere; tuttavia, sono state insufficienti le risposte sulla piena rivalutazione delle pensioni e anche piuttosto generico il riscontro sulla non autosufficienza.
I motivi della mobilitazione della Federazione dei pensionati del 16 novembre rimangono quindi totalmente confermati.
Il Reggente FNP-CISL Il Segretario Confederale
Ermenegildo Bonfanti Ignazio Ganga