Inaccettabile la riduzione della rivalutazione delle pensioni per finanziare altre misure. Pronti alla mobilitazione per cambiare la norma”

“Abbiamo appreso in queste ore che dal 2019 i pensionati saranno ancora una volta penalizzati perchè, a differenza di quanto previsto, non verrà ripristinata la rivalutazione delle pensioni secondo i meccanismi più equi della legge 388/2000 ma interverrà un nuovo sistema di riduzione della perequazione per le pensioni superiori a 1.500 euro lordi al mese da cui il Governo conta di ricavare buona parte dei risparmi per finanziare le altre misure promesse. Questo è inaccettabile – hanno dichiarato Annamaria Furlan e Gigi Bonfanti, Segretaria generale della Cisl e Segretario generale dei pensionati della Confederazione di via Po
Leggi : https://www.pensionati.cisl.it/articolo-817/pensioni-cisl-e-fnp-inaccettabile-la-riduzione-della-rivalutazione-per-finanziare-altre-misure-pronti-alla-mobilitazione-per-cambiare-la-norma/In tre anni la manovra sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Ora diciamo basta.
Viene cancellato l’accordo che il Sindacato aveva strappato al precedente Governo. L’indicizzazione, dovuta all’incremento dell’inflazione, secondo le notizie che girano verrebbe considerata al 100% per le pensioni fino a 3 volte il minimo, poi al 97% da 3 a 4 volte il minimo ( € 1521), quindi al 77% ( tra 4 e 5 volte) e via via al 52% ( tra 5 e 6 volte) al 47% ( tra 6 e 8 volte) al 45% ( tra 8 e 9 volte) al 40% ( oltre 9 volte)
I pensionati faranno sentire la propria voce per denunciare l’ipocrisia del Governo che con una mano sembrerebbe dare ma con l’altra certamente toglie.
Pur essendo un periodo di festività, le strutture di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL cominceranno a manifestare davanti a tutte le prefetture d’Italia.