La Regione Piemonte ha messo a disposizione delle aziende sanitarie 14 milioni di euro per l’abbattimento delle liste di attesa. La somma servirà per fornire 385.000 esami e visite specialistiche in più tra il 1° ottobre 2018 e il 31 dicembre 2019 e per acquistare macchinari di ultima generazione, con l’obiettivo di far rientrare nei parametri stabiliti dal Ministero della Sanità le prestazioni che oggi ne sono fuori.
Ogni Asl ha dovuto individuare le priorità da cui iniziare e ha definito il rispettivo fabbisogno di prestazioni. Si prevede innanzitutto l’estensione degli orari di apertura di strutture e ambulatori, l’aumento del personale dove necessario, la contrattualizzazione di prestazioni aggiuntive con il privato accreditato.
Un altro fronte dell’offensiva contro le liste d’attesa in sanità riguarda il nuovo Cup, il centro di prenotazione unico. La Regione intende attivarlo su tutto il territorio entro undici mesi, a partire dall’area di Novara in ottobre.
Sono i primi segnali concreti della battaglia sindacale in particolare anche dell’azione iniziata proprio con la raccolta di firme da parte della FNP CISL del Piemonte orientale
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